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Da Sant'Agostino a Galileo. Storia della scienza dal V al XVII secolo

[Augutine to Galileo], traduzione di Vittorio di Giuro. Edizione riveduta dall'autore, con una bibliografia supplementare sulla scienza nel suo contesto intellettuale e sociale


Milano, Feltrinelli, 1982, I fatti e le idee. Saggi e biografie. Storia della scienza, 203
cm 22.5x14.2, pp. VIII-628-(4), 51 figure nel testo, cartonato illustrato
Unica edizione. Applicata sul frontespizio un'etichetta bianca, peraltro perfetto esemplare >>>

€ 50
INDICE

Prefazione, p. VII
Introduzione, 1

I. La scienza nell'Occidente cristiano fino alla rinascita del XII secolo  9
II. La diffusione della scienza greco-araba nell'Occidente cristiano  28
III. Il pensiero scientifico nel XIII secolo  52


     1. Spiegazione del mutamento e concetto di sostanza  52
     2. Cosmologia e astronomia  60
     3. Meteorologia e ottica 81
     4. Meccanica e magnetismo  97
     5. Geologia  103
     6. Chimica  111
     7. Biologia  120

IV. Tecnica e scienza nel Medioevo  152 


     1. Tecnica e istruzione  152
     2. L'agricoltura  164
     3. Meccanizzazione dell'industria  170
     4. La chimica industriale  188
     5. Medicina  196

V. Metodo scientifico e sviluppi della fisica nel tardo Medioevo  210 


     1. Il metodo scientifico degli ultimi Scolastici  210
     2. Materia e spazio nella fisica del tardo Medioevo  239     
     3. Dinamica terrestre e celeste  249
     4. La fisica matematica nel tardo Medioevo  282
     5. Continuità della scienza medievale e della scienza del Seicento  299

VI. La rivoluzione nel pensiero scientifico del XVI e XVII secolo  314 


     1. L'applicazione dei metodi matematici alla meccanica  314
     2. L'astronomia e la nuova meccanica  355
     3. La fisiologia e il metodo dell'esperimento e della misurazione,  404      
     4. L'estensione dei metodi matematici agli strumenti, 428
     5. Chimica, 440
     6. Botanica, 447
     7. L'anatomia, la morfologia e l'embriologia animali comparate, 453
     8. La filosofia della scienza e la concezione della natura nella rivoluzione scientifica, 471

 
Note ad alcune figure, 514
Bibliografia, 517
Bibliografia addizionale sulla scienza e il suo contesto intellettuale e sociale, 554
Ringraziamenti, 595
Indice analitico, 597

Fino a non molto tempo fa il Medioevo è rimasto schiacciato sotto il peso di un giudizio negativo — risalente sino all'Umanesimo — che vedeva in esso un periodo di barbarie e di oscurità. Questo giudizio è stato condiviso, e ancor più acuito, dagli storici della scienza, che hanno a lungo conservato l'abitudine di liquidare l'intero periodo in poche pagine frettolose. Oggi si tende invece a vedere nel Medioevo il momento genetico di strutture politiche, sociali, culturali che sono alla base del mondo moderno. Anche nel campo della storia della scienza, dopo l'opera di studiosi come Tannery, Duhem, Thorndike, Sarton, il Medioevo non può più essere considerate solo un'età di artigiani e di ripetitori, poiché e proprio in esso che, parallelamente alla "riscoperta" delle opere dell'Antichità classica, si viene lentamente formando un atteggiamento scientifico tipicamente moderno. È infatti nel Medioevo che sorge, sia pure non ancora determinato in tutta la complessa accezione del suo significato, il metodo sperimentale, ed è nel Medioevo che comincia a farsi strada la matematizzazione della fisica. Figure come Ruggero Bacone e Nicola Oresme reggono senza difficoltà il confronto con gli scienziati rinascimentali.
L'opera di Crombie svolge un'azione meritoria nel rimuovere i pregiudizi di generazioni e generazioni di storici. Questo libro non solo ci da un'informazione ampia e dettagliata sulla scienza del Medioevo, ma, paradossalmente, ci aiuta a capire meglio la scienza moderna. Giganti della scienza moderna come Galileo, Descartes, Harvey, visti in trasparenza con l'aiuto di una capacità di analisi eccezionale, mostrano in filigrana il persistere di influenze e suggestioni di un patrimonio medievale ancora vivo. Al di là di essi Crombie delinea con mano sicura tutta una serie di prospettive che, oltre i termini fissati al lavoro, danno un orientamento in gran parte originale agli ulteriori sviluppi della scienza sino a Newton e all'Illuminismo.

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